PETRINI ROLANDO

  • Nome: Rolando Petrini
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Siena
  • Data di nascita: 16 gennaio 1921
  • Luogo di morte: Gusen III (Mauthausen)
  • Data di morte: 21 gennaio 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: non registrata
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling
  • Biografia:

    Rolando Petrini (Siena, 16 gennaio 1921 – Gusen III (Mauthausen) 21 gennaio 1945) di Giuseppe e Attilia Cassioli.
    Petrini RolandoResidente prima a Padernello e poi a Brescia, ha un fratello, Enzo, uno dei primi aderenti alle Fiamme Verdi, mentre la sorella Elda diventerà portaordini durante la Resistenza.
    Diplomatosi perito industriale, celibe, insegnante all’Istituto “Moretto”, Rolando frequenta la facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano. Animatore della sezione bresciana della Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI), si arruola e frequenta il Corso allievi ufficiali di Artiglieria a Bra (CN). Come sottotenente, diviene istruttore alla Scuola di Artiglieria contraerea di stanza a Milano.
    Dopo l’8 settembre 1943 dà vita ad uno dei primi gruppi partigiani sul colle di San Zeno, tra Pezzaze e Pisogne.
    Aderisce al movimento scautistico clandestino delle “Aquile Randagie” ed entra a far parte dell’OSCAR (Organizzazione scautistica collegamento assistenza ricercati) impegnata nella falsificazione dei documenti e nelle operazioni di espatrio in Svizzera di ex prigionieri, ebrei, antifascisti e perseguitati politici.
    Il 25 ottobre prende il comando del gruppo “Camplani”, posizionato a Colma di Zone, composto da trentacinque uomini, tra cui alcuni ex prigionieri alleati.
    Coinvolto nel rastrellamento nazifascista del 9 novembre 1943 a Croce di Marone, riesce a sganciarsi e a trasferire i compagni ad Artogne, riorganizzandosi come distaccamento della Bgt. Tito Speri delle Fiamme Verdi. Sebbene ricercato, torna a Milano, e collabora con Carlo Bianchi e Teresio Olivelli alla pubblicazione del foglio clandestino <<il Ribelle>>.
    Si occupa anche dei collegamenti tra le Fiamme Verdi della Val Camonica e il comando regionale lombardo.
    È arrestato a Milano il giorno dopo la cattura di Olivelli, il 28 aprile 1944, mentre cerca di occultare materiale di propaganda antifascista in casa dell’amico. Incarcerato a San Vittore, rifiuta di arruolarsi nella RSI.
    Il 9 giugno è trasferito nel campo di Fossoli (MO), dove rimane sino il 25 luglio.
    Condotto in quello di Bolzano-Gries, viene successivamente deportato nel lager di Mauthausen (num. 91479) il 30 agosto 1944 su ordine della Staatspolizei (Stapo-Polizia di Stato) di Innsbruck.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: studente universitario.
    Viene quindi condotto nel sottocampo di Gusen III in data non accertata.
    Deceduto per causa non registrata.
    Testimonianza di Enzo Petrini-Juri-Meda-2005

  • Bibliografia:

    A. Fappani, La Resistenza bresciana, vol. II, Squassina Editore, Brescia 1965, pp. 64;
    A. Fappani, La Resistenza bresciana, vol. III, Squassina editore, Brescia 1965, pp. 139;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    M. Micheli, I vivi e i morti, Mondadori, Milano 1967, p. 80;
    P. Gerola, Nella notte ci guidano le stelle. Ricordi della Resistenza, Edizioni Brescia Nuova, Brescia 1987, pp. 42, 43, 50, 54, 112, 193;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 63.

  • Altre fonti:

    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg.1 e 4;
    Ufficio Anagrafe di Brescia.

  • Riferimenti:

    Croce di Marone, Brigata T. Speri, Fiamme Verdi, Carlo Bianchi, ìl Ribelle, San Vittore, Fossoli, Bolzano-Gries, Mauthausen, Gusen III

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