POLI MANLIO

  • Nome: Manlio Poli
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Vobarno (BS)
  • Data di nascita: 14 giugno 1909
  • Luogo di morte: Buenos Aires (Argentina)
  • Data di morte: data non accertata
  • Deceduto nel lager: No
  • Biografia:

    Manlio Poli (Vobarno (BS) 14 giugno 1909 – Buenos Aires (Argentina) in data non accertata) di Erminio e Maria Giovanelli.
    Operaio tornitore presso lo stabilimento Falk, svolge il servizio militare tra il 1930 e 1931.
    Celibe, subito dopo l’8 settembre del 1943 fornisce la prima assistenza ad alcuni dei militari fuggiti dalle caserme di Riva e Rovereto.
    Verso la metà del mese, con un gruppo di sbandati vobarnesi operativo inizialmente nella valle Agna e intorno al monte Spino, si reca in Valvestino per recuperare armi abbandonate e nasconderle. In novembre partecipa a Vestone alla costituzione di un distaccamento partigiano e all’organizzazione di un magazzino viveri ed armi. Quindi il 10 dicembre partecipa insieme a Giulio De Martin, Enrico Federici e Mario Boldini ad un tentativo di recupero di armi provenienti da un aviolancio alleato avvenuto in località monte Spino due giorni prima. Nome di battaglia “Argo I°”, il Poli viene catturato il 17 gennaio 1944 in occasione di una azione di polizia insieme a Lorenzo Laffranchi, Battista Guerra e Carlo Valsuani da parte del brigatista nero Ferruccio Sorlini, Lino Caprinali, da altri due fascisti oltre che da quattro ufficiali tedeschi.
    Sottoposto a duri maltrattamenti, viene trasferito nel carcere di Canton Mombello di Brescia (matr. 4783) su ordine della Gendarmeria tedesca e a disposizione del Tribunale militare. Condannato a sette anni di lavori forzati, è dimesso il 10 marzo per essere deportato il 3 giugno 1944 nella struttura penitenziaria di Bernau am Chiemsee (matr. 5395).
    Viene poi trasferito nel carcere di Garsten, in Alta Austria.
    È rilasciato il 16 novembre 1944.

  • Note particolari:

    Dopo la fine della guerra, si trasferisce in data non acclarata a Buenos Aires (Argentina).

  • Bibliografia:

    R. Anni, Storia della Brigata “Giacomo Perlasca”, Istituto Storico della Resistenza Bresciana, Brescia 1980, pp. 18, 19n, 26, 39, 40, 43, 44, 49, 51;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, p. 2329.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Elenchi Tibaldi: Bernau;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Archivio ANPI di Brescia, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Vobarno (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 270, Foglio Matricolare n. 22813;
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    Canton Mombello (BS), Buchenwald, Garsten, Bernau am Chiemsee

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