ALBERTI LUIGI

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  • Nome: Luigi Alberti
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Sulzano (BS)
  • Data di nascita: 29 giugno 1924
  • Luogo di morte: Sulzano (BS)
  • Data di morte: 29 maggio 2001
  • Deceduto nel lager: No
  • Biografia:

    Luigi Alberti (Sulzano, 29 giugno 1924 – Sulzano, 29 maggio 2001) di Giuseppe ed Alberti Ermina.
    Il padre è titolare dell’osteria “Alpino” di Nistisino (Sulzano-Lago d’Iseo) dove anch’egli risiede.
    Fabbro, celibe, ha frequentato sino la 2° classe d’ Avviamento professionale.
    Il 16 agosto del 1943 risponde alla chiamata alle armi. Viene aggregato al 6° Rgt. Alpini, Btg. Vestone.
    L’8 settembre si sbanda. Poi, di lui, non si hanno altre informazioni.
    Il 1° marzo 1944 entra nella brigata partigiana “Barnaba”, di Giustizia e Libertà (GL), distaccamento Zona Sebino (nome di battaglia “Gigi”).
    Il 20 settembre partecipa ad alcune azioni nei pressi di Sulzano, ed il 27 ottobre a Vigolo (BG) contro militi della Repubblica sociale italiana ( RSI).
    Viene arrestato il 12 dicembre 1944 nella sua abitazione di Nistisino durante il secondo rastrellamento effettuato nella zona di Iseo da militi del 63° battaglione della 1° Legione d’assalto “M” Tagliamento della Guardia nazionale repubblicana (GNR), insediata nella caserma dei carabinieri di Marone.
    I fascisti saccheggiano l’abitazione e incendiano la cascina-osteria dove nei mesi precedenti ex prigionieri alleati erano stati ospitatati prima di essere accompagnati in Svizzera.
    Insieme al fratello più giovane, viene condotto nei locali della scuola di Sulzano, e da lì, il 10 gennaio 1945, nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 9207), su ordine e a disposizione delle SS. Qui rimane fino il 27. Nel frattempo, è sottoposto a ripetuti maltrattamenti e torture.
    Trasferito nel campo di Bolzano-Gries, blocco Celle (matr. 8968), il 1° febbraio è deportato nel lager di Mauthausen (num. 126005) col trasporto n. 119, tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-Polizia di sicurezza germanica) di Verona.
    Arriva il 4 e vi rimane sino al 16 febbraio, quando viene condotto nel campo satellite di Gusen II.
    E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz- deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: meccanico e fabbro.
    Viene liberato dalle truppe americane il 5 maggio.
    Rientra in Italia il 28 giugno 1945 con Gervasoni Piero e Tavolini Andrea.

  • Note particolari:

    Informazioni: Alberti Luciana.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 49;
    A. Gamba, Iseo e il Sebino Bresciano nella lotta per la libertà (Tra cronaca e storia), ed. Aperion, Brescia 1985, p. 71;
    R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (A-M), Morcelliana, Brescia 2009, pp. 40-1.

  • Altre fonti:

    Registro matricola del carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 125, sf. ad nomen; B. 9, fasc. 120, sf. 3, ad nomen; B. 13, fasc. 161, sf. Ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Archivio ANPI di Brescia, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Sulzano (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 553, Foglio Matricolare n. 36278;
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    Brigata Barnaba; 12 dicembre del 1944;
    1° Legione d’assalto “M” Tagliamento;
    Guardia Nazionale Repubblicana;
    Canton Mombello (BS); Bolzano-Gries;
    Mauthausen; Gusen I;
    Testimonianza;

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