NEUENGAMME – DRÜTTE-WATENSTEDT

Drütte-WatenstedtSalzgitter-Watenstedt, località presso la quale sorse l’acciaieria Braunschweig, specializzata nelle produzioni belliche (componenti per carri armati, equipaggiamenti per siluri, barili per cannoni, bombe e granate).
Tra il 1941 ed il 1944 furono eretti cinque campi in cui vennero alloggiati dei lavoratori civili provenienti da Belgio, Italia e Ungheria. Nella costruzione del nuovo sito concentrazionario, vennero coinvolti anche parte dei deportati di Drütte, uno dei 90 campi satellite di Neuengamme, costruito per fornire manodopera all’industria di armamenti Reichswerke “Hermann Göring” (RWHG).
Esso era stato aperto il 18 ottobre del 1942 e nel 1944 vi erano rinchiusi circa 3 mila prigionieri.
Una parte dei primi deportati italiani che giunsero a Neuengamme il 24 settembre del 1943, erano contrassegnati con il triangolo verde destinato ai “criminali”, e vennero in parte trasferiti nel campo satellite di Drütte. In esso, dopo pochi mesi, molti avrebbero trovato la morte.
Complessivamente, i decessi furono 682. Solo dalla metà di maggio del 1944, i cinque sottocampi eretti nei pressi di Salzgitter-Watenstedt, furono convertiti in un unico aussenlager: quello di Watenstedt che contò su una presenza media di 3 mila prigionieri, tra uomini e donne.
Fu liberato dagli americani il 7 aprile 1945.

Bibliografia: 
D. Garbe, Il campo di Neuengamme nel sistema concentrazionario nazista, in B. Mantelli, Il libro dei deportati, vol III, La galassia concentrazionaria SS 1933-1945, Mursia, Milano 2010, p. 395

Sitografia: 
https://www.ushmm.org/research/publications/encyclopedia-camps-ghettos/volumes-i-and-ii-available-online

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