GROSS-ROSEN

Gross-RosenFu avviato il 2 agosto 1940 come sottocampo di Sachsenhausen. Divenne autonomo il 1° maggio del 1941. Era stato costruito per ospitare 12 mila prigionieri, ma alla fine del 1944 ne erano registrati 73 mila. Nei primi due anni, i deportati furono impiegati nelle cave di proprietà della DESt, una società delle SS.
Dal 1944 in poi, vennero aperti 118 sottocampi: 59 per uomini, 45 per donne e 14 misti. Nel 1941 ne funzionavano già 25: si trattava di Zwangsarbeitslager (campo per lavoratori forzati) in cui erano stati rinchiusi gli ebrei. In 68 campi satellite la forza lavoro venne occupata nelle industria, in 25 per lavori edili, in uno fu adibitiaa lavori di falegnameria, in due per lavori di pulizia, in 3 per servizi alle SS, in uno per l’agricoltura, per 18 non si conoscono le finalità.
I deportati furono sfruttati come lavoratori coatti da industrie come la 
KruppIG Farben e Daimler Benz nella produzione di materiale bellico. Il 1° gennaio 1945, nel lager si potevano contare 76.728 prigionieri (dei quali 51.204 uomini e 25.524 donne), ma tra il 1941 ed il 1945, ne transitarono complessivamente circa 120 mila, dei quali 25 mila donne ed ebrei: di tutti questi circa 40 mila morirono per il lavoro o durante le marce forzate di evacuazione.
Il campo fu liberato il 13 febbraio 1945 dalla 52°Armata sovietica.

Bibliografia:
G. Schwarz, Die nationalsozialistischen Lager, Campus Verlag GmbH, Frankfurt am Main, 1997, p. 195-6.

Sitografia:
https://www.ushmm.org/research/publications/encyclopedia-camps-ghettos/volumes-i-and-ii-available-online

Translate »