FIAMME VERDI

Fiamme VerdiFormazione partigiana autonoma da ogni partito politico, ma di ispirazione cattolica, nacque ufficialmente a Brescia il 30 novembre 1943. Il comando fu affidato al gen. degli Alpini Luigi Masini. Vennero costituiti tre battaglioni: il Valcamonica, comandato dal col. Ferruccio Lorenzini e poi da Romolo Ragnoli; il Valsabbia, comandato da Giacomo Perlasca e Mario Bettinzoli; il Valtrompia, comandato da Giuseppe (“Peppino”) Pelosi.
I gruppi che sorsero nelle tre valli, indicati con la lettera C per Valle Camonica, S per Valle Sabbia e T per Valle Trompia, seguite da un numero, subirono diversi cambiamenti.
Quelli che si costituirono in Valle Camonica, ebbero sempre una certa autonomia rispetto al Comando, soprattutto per ragioni logistiche legate alle difficoltà delle comunicazioni. Il Comando, dal novembre 1943 al marzo 1945, ebbe la sua sede nella canonica di Cividate Camuno.
Il 21 luglio 1944 la Brigata Tito Speri, che nella fase iniziale del movimento partigiano aveva organizzato i primi gruppi, fu trasformata nel mese successivo in Divisione. Comandata da Romolo Ragnoli, era composta dalle seguenti formazioni: la Brigata Schivardi, presente nell’Alta Valle Camonica (circa 200 uomini), la Tosetti (circa 250 uomini), la Lorenzini, nella Media e Bassa Valle (circa 300 uomini), la Cappellini (circa 350 uomini) e la Lorenzetti (circa 220 uomini), la X Giornate, a Brescia, nella periferia e in pianura, e la Perlasca, tra la Valle Sabbia e la Valle Trompia. Nel febbraio del 1945 fu costituita la Margheriti.
Alla vigilia dell’insurrezione, l’unità fu divisa in due Divisioni: la Tito Speri e la Lunardi. 

Testimonianza di Enzo Petrini-Juri-Meda-2005

Bibliografia:
R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (A-M), Morcelliana, Brescia 2009, pp. 27, pp. 157-60, 161 ss.

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