VINCENTI FRANCESCO

  • Nome: Francesco Vincenti
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Cevo (BS)
  • Data di nascita: 1 febbraio 1887
  • Luogo di morte: Melk (Mauthausen)
  • Data di morte: 31 dicembre 1944
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: collasso, insufficienza cardiaca acuta
  • Trasporto: Convoglio 53
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling
  • Biografia:

    Francesco Vincenti (Cevo (BS) 1 febbraio 1887 – Melk (Mauthausen) 31 dicembre 1944) di Vincenzo e Maria Antonia Zonta.
    Vincenti FrancescoConiugato con Margherita Biondi dal novembre del 1920, possiede la licenza elementare.
    Di mestiere fa il tabaccaio. Poi, di lui, non abbiamo ulteriori informazioni.
    Aggregato alla 54° Bgt. Garibaldi operativa in Valsaviore (Valle Camonica) dal 15 novembre 1943 (nome di battaglia “Checo”), è catturato l’11 maggio 1944 a Cevo, durante un rastrellamento di reparti tedeschi e italiani, insieme ad altri valligiani.
    Viene trasferito il 12 nel carcere di Canton Mombello di Brescia (matr. 5782) su ordine dei Carabinieri e a disposizione delle SS.
    Il 5 giugno è dimesso per essere deportato nel lager di Mauthausen (num. 76627) dove giunge il 24 giugno 1944 col trasporto n. 53 partito da Fossoli (MO) il 21.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: scalpellino.
    Viene trasferito nel sottocampo di Melk.
    Deceduto per collasso, insufficienza cardiaca acuta.

  • Bibliografia:

    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 68;
    M. Franzinelli, Il museo della Resistenza in Valsaviore, BAMS, 2013, pp. 183;
    W. Boghetta, La Valsaviore nella Resistenza, Editrice Vannini, Brescia 1974, p. 61-2;
    R. Ragnoli, I caduti per la Resistenza in valle Camonica, in <<La Resistenza bresciana>>, n. 12, 1981, p. 93;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 454;
    A. Fappani, La Resistenza bresciana, vol. III, Squassina editore, Brescia 1965, pp. 36.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg. 2;
    Ufficio Anagrafe di Cevo (BS);
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    54° Brigata Garibaldi, maggio 1944 a Cevo, Canton Mombello (BS), Mauthausen, Melk, Fossoli

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