SPERA GIUSEPPE LUIGI

  • Nome: Giuseppe Luigi Spera
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Margherita di Savoia (FG)
  • Data di nascita: 31 marzo 1895
  • Luogo di morte: Hersbruck (Flossenbürg)
  • Data di morte: 22 febbraio 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: non registrata (altrove per malattia)
  • Trasporto: Convoglio 81
  • Tipologia prigioniero: Politisch
  • Biografia:

    Giuseppe Luigi Spera (Margherita di Savoia (FG) 31 marzo 1895 – Hersbruck (Flossenbürg) 22 febbraio 1945) di Antonio e Francesca Luisa Lopez.
    Ha due fratelli. Residente a Cedegolo (BS), coniugato con Maria Boldini, è padre di due figli. Gestisce una osteria che funge di centro di smistamento per i giovani che si vogliono aggregare alla 54° Bgt. Garibaldi operativa in Val Camonica.
    Viene catturato a Cedegolo il 19 giugno 1944 nel corso di un rastrellamento da militi della Banda Marta. Viene sottoposto dalla gendarmeria tedesca a ripetuti interrogatori.
    È trasferito nel carcere di Canton Mombello di Brescia (matr. 6239) il 27 su ordine e a disposizione della Polizia germanica e delle SS. Il 10 agosto è dimesso per essere tradotto nel campo di Bolzano-Gries e il 5 settembre nel lager di Flossenbürg (num. 21572) col trasporto n. 81 tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-Polizia di sicurezza) di Verona. Vi giunge il 7.
    È classificato come Politisch (Pol-deportato politico).
    Mestiere dichiarato: impiegato. Il 30 settembre è trasportato nel sottocampo di Hersbruck.
    Deceduto per causa non registrata (altrove per malattia).

  • Note particolari:

    È stato riconosciuto come partigiano della 54° Bgt. Garibaldi a partire dal 22 settembre 1943.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 67;
    M. Franzinelli, Il museo della Resistenza in Valsaviore, BAMS, 2013, pp. 138;
    M. Franzinelli, La “baraonda”. Socialismo, fascismo e resistenza in Valsaviore, vol. I, La Vicenda, Grafo, Brescia 1995, pp. 136-7, 148-60;
    R. Ragnoli, I caduti per la Resistenza in valle Camonica, in <<La Resistenza bresciana>>, n. 12, 1981, p. 88;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 285.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg. 2 e 4;
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    4° Brigata Garibaldi, Banda Marta, Canton Mombello (BS), Bolzano-Gries, Flossenbürg, Hersbruck

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