MANERA BRUNA ELISABETTA (IN BERTUZZI)

Bruna Elisabetta Manera in Bertuzzi (Brescia, 26 maggio 1912 – Milano, 15 giugno 1948) di Pietro e Angela Maccacani.
Si trasferisce ad Asola (MN) il 26 dicembre 1936.
Dal giugno del 1937 risiede a Milano. Coniugata, viene arrestata in circostanze non acclarate il 4 marzo 1944. E’ condotta prima nel campo di Fossoli (MO), poi in quello di Bolzano-Gries e, da qui nel lager di Ravensbrück (num. 77332) col trasporto n. 91, partito il 5 ottobre dalla città altoatesina. Vi giunge l’11. Successivamente, viene trasferita nel sottocampo di Neubrandenburg. E’ classificata come Politisch (Pol-deportata politica). Mestiere dichiarato: sarta. Una volta liberata, nel luglio del 1945 è registrata in un Displaced persons camp (DP-campo per sfollati) a Lübeck.

I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento-Laboratorio di Storia di Rovereto, Il popolo numerato. Civili trentini nel Lager di Bolzano 1944-1945, La Grafica, Trento 2017, p. 48.

Elenchi Tibaldi: Ravensbrück;
Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
Uffici Anagrafe di Brescia e Asola (MN):
Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

Fossoli;
Bolzano-Gries;
Ravensbrück;
Neubrandenburg