GARFINKEL HULDA

Hulda Garfinkel (Buchwalde (Germania) 5 aprile 1873 – Auschwitz, 10 aprile 1944) di Markos e Giovanna Hirsch.
Vedova di Max Cross, madre di due figli, casalinga, è costretta al soggiorno obbligatorio a Desenzano del Garda (BS).
Riconosciuta come Jüdin, è arrestata dai Carabinieri il 24 febbraio 1944.
È detenuta dallo stesso giorno nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 5079) su ordine dei Carabinieri e a disposizione della Questura.
Trasferita due giorni dopo nel campo di Fossoli (MO), è deportata il 5 aprile 1944 nel lager di Auschwitz col convoglio n. 37, dove giunge il 10.

L. Picciotto, Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall’Italia (1943-1945), Mursia, Milano 2002, ad nomen;
I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
M. Ruzzenenti, La capitale della RSI e la Shoah. La persecuzione degli Ebrei nel Bresciano (1938-1945), GAM editrice, Rudiano (BS) 2006, p. 53;
R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 55;
B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen.

Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
Elenco Tibaldi: Fossoli;
http://old.cdec.it//ebrei_stranieri/trova_tutto.asp

Jüdin;
Canton Mombello (BS);
Fossoli;
Auschwitz;
arrivo al campo