FEDERICI ENRICO SANTO

  • Nome: Enrico Santo Federici
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Vobarno (BS)
  • Data di nascita: 17 luglio 1915
  • Luogo di morte: Vobarno (BS)
  • Data di morte: 5 agosto 1971
  • Deceduto nel lager: No
  • Biografia:

    Enrico Santo Federici (Vobarno (BS) 17 luglio 1915 – Vobarno (BS) 5 agosto 1971) di Casimiro e Maria Boifava.
    Ha frequentato sino la 3° classe elementare.
    Operaio meccanico nello stabilimento Falk del suo paese, ha combattuto col 77° Rgt. Fanteria sul fronte greco albanese dal gennaio all’aprile 1941, e su quello francese dal novembre 1942. Si sbanda in occasione dell’8 settembre 1943. Dal 22 settembre 1943 si aggrega ad un gruppo di resistenti che successivamente daranno vita alla Bgt. Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi. Il 10 dicembre, con altri tre, è impegnato nel recupero di materiale bellico lanciato dagli alleati. Viene catturato da alcuni Militi forestali di stanza a Gargnano e dalla Feldgendarmerie tedesca coadiuvate dalla squadra della SiPo-SD di Brescia in occasione di un rastrellamento che interessa la Valle Sabbia e la Valle Trompia, in località monte Spino (Val Sabbia) il 13 gennaio 1944. Con lui ci sono Boldini Mario, De Martin Giulio e Cesare, e Bernardo Butturini. Viene trasferito prima nel comando delle SS di Gargnano e quindi in quello dei Battaglioni “M”. Mentre Boldini viene prima torturato e poi fucilato, Enrico evita tale sorte. Il 18 è condotto nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 4779) su ordine della Gendarmeria tedesca e a disposizione del Tribunale militare. Il 14 febbraio è processato e condannato a due anni e sei mesi di reclusione dalla Corte di giustizia del Comando militare n. 1011 della Wehrmacht per aiuto al movimento di resistenza (“Beihilfe zur Freischärlerei”) da scontare in Germania come lavoratore coatto. Il 10 marzo 1944 è dimesso e condotto a Monaco, nel carcere di Stadelheim, dove rimane dal 22 marzo al 9 giugno. Quindi, il giorno dopo, è trasferito nella struttura penitenziaria di Bernau am Chiemsee (Alta Baviera). Dal 20 giugno 1944 al 31 marzo 1945 è occupato presso la Bayerische Motorenwerke AG di Monaco. Viene rimpatriato l’11 giugno 1945.

  • Bibliografia:

    R. Anni, Storia della Brigata “Giacomo Perlasca”, Istituto Storico della Resistenza Bresciana, Brescia 1980, pp. 35n, 39-43, 49n, 51, 176;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, p. 2327;

    F. Balestracci, Rastrellamenti e deportazioni in KL nell’Italia occupata 1943-1945, in in B. Mantelli-N. Tranfaglia, Il libro dei deportati, vol. IV, L’Europa sotto il tallone di ferro. Dalle biografie ai quadri generali, Mursia, Milano 2015, p. 664

  • Altre fonti:

    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio ANPI di Brescia, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Vobarno (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 389, Foglio Matricolare n. 54658.

  • Riferimenti:

    Canton Mombello (BS);
    13 gennaio 1944;
    Bernau am Chiemsee;
    Stadelheim

Translate »