CIOCCHI GIOVANNI

  • Nome: Giovanni Ciocchi
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Inzino di Gardone Val Trompia (BS)
  • Data di nascita: 2 febbraio 1920
  • Luogo di morte: Marcheno (BS)
  • Data di morte: 3 luglio 2009
  • Deceduto nel lager: No
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza)
  • Biografia:

    Giovanni Ciocchi (Inzino di Gardone Val Trompia (BS) 2 febbraio 1920 – Marcheno (BS) 3 luglio 2009) di Angelo e Teresa Zanoletti.
    Risiede a Marcheno.
    Operaio armaiolo, ha frequentato sino la 4° classe elementare. Celibe, già soldato nel 18° Btg. Genio Pontieri, nell’ottobre 1940 è inviato sul fronte greco albanese, mentre dall’aprile del 1942 partecipa alla campagna di Russia col XV° Btg. Artieri. Rientra nel maggio del 1943. Dopo l’8 settembre del 1943, per circa un mese, frequenta la Scuola di Polizia di Padova. Poi, di lui, non si hanno più informazioni. Dal 1° settembre del 1944 è aggregato ad una unità garibaldina (nome di battaglia “Vittorio”) da cui nascerà in ottobre la 122° Brigata. Durante un rastrellamento della Guardia nazionale repubblicana (GNR) che investe anche la Cascina Fratta di San Gallo” (Botticino) tra il 27 e 28 ottobre 1944, riesce a sganciarsi dalla formazione comandata da Giuseppe Gheda. Ferito, trova ospitalità a Serle, presso la famiglia del partigiano Franzoni Domenico, che fa parte di un distaccamento della Bgt. Giacomo Perlasca delle Fiamme Verdi. Successivamente partecipa alla eliminazione di una spia e ad una azione di sabotaggio. Viene catturato a San Gallo il 12 gennaio 1945 durante un accerchiamento messo in atto dai militi della Brigata nera Tognù. Rinchiuso nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 9250) dal 12 al 27 gennaio 1945 su ordine e a disposizione delle SS, è trasferito prima nel campo di Gries-Bolzano (matr. 8970), Blocco Celle, per poi essere deportato il 1° febbraio 1945 nel lager di Mauthausen (num. 126128) col trasporto n. 119 per ordine della Sicherheitspolizei (Sipo- Polizia di sicurezza) di Verona. Vi giunge il 4 febbraio. E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza). Mestiere dichiarato: fabbro. Il 16 febbraio viene trasferito nel sottocampo di Gusen II, dove rimane sino alla liberazione avvenuta il 5 maggio da parte delle truppe americane. Rientra a Marcheno il 2 giugno 1945.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (A-M), Morcelliana, Brescia 2009, p. 98;
    F. Secondi (a cura di), Memorie di Botticino. Appunti per un libro di storia locale, GAM editrice, Rudiano (Brescia) 2014, pp. 33-5;
    M. Ruzzenenti, La 122° brigata Garibaldi e la resistenza nella Valle Trompia, , Nuova Ricerca, Brescia 1977, p. 58;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 125, sf. ad nomen; B. 9, fasc. 120, sf. 3, ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Archivio ANPI di Brescia, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Gardone VT (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 474, Foglio Matricolare n. 19012
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    122° Brigata Garibaldi;
    27-28 ottobre 1944;
    Giacomo Perlasca;
    Fiamme Verdi;
    12 gennaio 1945;
    Canton Mombello (BS);
    Gries-Bolzano;
    Mauthausen;
    Gusen II

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