ZERLOTIN LUIGI

  • Nome: Luigi Zerlotin
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Castagnaro (VR)
  • Data di nascita: 11 ottobre 1919
  • Luogo di morte: Gusen (Mauthausen)
  • Data di morte: 24 aprile 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: insufficienza miocardica, sepsi, catarro del colon
  • Trasporto: Convoglio 119
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling
  • Biografia:

    Luigi Zerlotin (Castagnaro (VR) 11 ottobre 1919 – Gusen (Mauthausen) 24 aprile 1945) di Temistocle e Enrichetta Todeschini.
    Zerlotin LuigiTre fratelli, ha conseguito la licenza magistrale. Nel febbraio del 1938 si trasferisce da Villa Bartolomea (VR) a Voghera (PV). Successivamente si stabilisce a Marcheno (BS). Insegnante elementare, già sergente maggiore del Genio, coniugato con Margherita Ghisla, partigiano dal settembre 1944 dell’unità da cui nascerà la 122° Brigata Garibaldi, è catturato a Marcheno il 10 dicembre insieme ai fratelli Contessa.
    Il giorno dopo è rinchiuso nel carcere di Canton Mombello di Brescia (matr. 8707) su ordine e a disposizione delle SS, per essere dimesso il 27 gennaio 1945 e condotto nel campo di Bolzano-Gries. Il 1° febbraio è deportato nel lager di Mauthausen (num. 126500) col trasporto n. 119 tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-Polizia di sicurezza germanica) di Verona. Vi giunge il 4.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: studente universitario.
    Il 17 febbraio 1945 è trasferito nel sottocampo di Gusen.
    Deceduto per insufficienza miocardica, sepsi, catarro del colon.

  • Bibliografia:

    Aa. Vv., I gesti e i sentimenti delle donne nella Resistenza bresciana. Percorsi di lettura, Ed. Vannini, Brescia 1995, p. 238;
    R. Ragnoli, I caduti per la Resistenza nelle valli Trompia e Sabbia, in <<La Resistenza bresciana>>, n. 13, 1982, p. 91;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 458;
    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 69.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg.1 e 4;
    Ufficio Anagrafe di Voghera (PV).

  • Riferimenti:

    122° Brigata Garibaldi, Canton Mombello (BS), Bolzano-Gries, Mauthausen, Gusen

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