MORETTI PELLEGRINO

  • Nome: Pellegrino Moretti
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Gardone Val Trompia
  • Data di nascita: 4 gennaio 1900
  • Luogo di morte: Milano
  • Data di morte: 19 gennaio 1976
  • Deceduto nel lager: No
  • Tipologia prigioniero: Politisch - Schutzhäftling
  • Biografia:

    Pellegrino Moretti (Gardone Val Trompia (BS) 4 gennaio 1900 – Milano, 19 gennaio 1976) di Giuseppe e Carolina Sabatti.
    Si trasferisce in Francia in data non accertata, e risiede in Francia, a Saint-Étienne (Loira). Coniugato, qualificato come socialista, armaiolo, è padre di un figlio.
    Viene arrestato il 29 agosto 1943 tramite il Befehlshaber der Sicherheitspolizei (BdS-Comandante superiore della polizia di sicurezza) di Parigi.
    Il 22 gennaio 1944 è deportato nel lager di Buchenwald (num. 42988) proveniente dal campo di transito di Compiegne (num. 19417). Vi giunge due giorni dopo.
    È classificato come Politisch (Pol-deportato politico). Mestiere dichiarato: tornitore.
    Dal 10 marzo è impiegato nella produzione bellica all’interno del sottocampo Weimar (Gustloff-Werke II), mentre dal 21 luglio viene trasferito in quello di Weimar (Gustloff-Werke I). Il 10 settembre è ricondotto nel campo principale. Il 7 marzo 1945 viene trasportato a Dormettingen, sottocampo di Natzweiler-Struthof (num. 42988).
    Il 6 aprile giunge a Dachau, e il 12 è trasportato nel sottocampo di München-Allach (num. 115961). È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Viene liberato dalle truppe americane.
    Dal 26 al 31 maggio è ricoverato in un ospedale insediato probabilmente a Reichenau (Innsbruck), già campo di rieducazione al lavoro (Arbeitserziehungslager).
    Dimesso, parte alla volta di Mulhouse (Francia).

  • Bibliografia:

    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 61.

  • Altre fonti:

    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Gardone VT (BS).

  • Riferimenti:

    Buchenwald, 22 gennaio 1944 Compiegne, Weimar (Gustloff-Werk II), Weimar (Gustloff-Werke I),
    Dormettingen, Natzweiler-Struthof, Dachau, München-Allach, Reichenau

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