SPERGAU

SpergauFu un campo di “rieducazione” (Arbeitserziehungslager-AEL) nei pressi di Merseburg.
Aperto nel 1939, vide arrivare i primi prigionieri di guerra francesi nell’ottobre del 1941. I rappresentanti delle compagnie chimiche di Leuna, Schkopau e Wolfen che utilizzavano gli internati nelle loro aziende, nel 1942 concordarono con il centro di controllo della Gestapo di Halle i regolamenti contro la “cattiva disciplina del lavoro” dei prigionieri. Chiunque non mostrasse alcun “progresso educativo”, dopo 56 giorni di prigione sarebbe stato trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald.
A Spergau furono internate persone accusate di aver insultato un lavoratore tedesco, per accattonaggio, furto o semplicemente per aver causato disturbi notturni, barattato sigarette con pane, aver diffuso voci tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico. Lo scopo ”rieducativo” aveva come fine “apprendere il comportamento base del nazionalsocialismo” o abituare un lavoratore ad adattarsi ad una economia di guerra.
Tra i prigionieri c’erano 1.500 cosiddetti “Reich” o “tedeschi etnici” dell’Europa centrale, 2.200 lavoratori russi, 2.400 francesi, 2 mila italiani, 450 cechi, 430 fiamminghi e altri 515 erano di origine croata, polacca, olandese e marocchina. Dopo i pesanti raid aerei del 28 e 29 luglio 1944, i prigionieri dovettero trasferirsi a piedi fino al campo di Schkopau.

Sitografia:
http://www.lap-saalekreis.de/index1fb0.html?option=com_content&view=article&id=188:geschichtsverein-erinnert-an-ns-zwangsarbeit-im-saalekreis&catid=43:allgpb&Itemid=37

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