LAGER MARIE I (SANDERSDORF BITTERFELD)
Già campo di concentramento dei prigionieri italiani dopo la rotta di Caporetto (1917), svolse la stessa funzione anche sotto il regime nazista.
Pare che da esso dipendessero altri sei sottocampi.
I prigionieri di guerra, soprattutto sovietici, e i deportati sottoposti al lavoro coatto, furono impiegati nelle fabbriche chimiche e di munizioni dipendenti dalla IG-Farben AG che tra il 1940 ed il 1945 videro crescere il numero della manodopera a loro disposizione da 7.147 a 13.924 unità.
Il campo fu liberato nell’aprile 1945 dalla 104° Divisione di fanteria americana.