FOSSOLI

FossoliIl campo sorse nei pressi di Carpi (MO) come campo per “prigionieri di guerra n. 73”, allestito dal Regio esercito per internarvi tra 4.500 e 5 mila militari britannici, sudafricani e neozelandesi catturati nelle operazioni belliche in Africa settentrionale. Rimase tale dal maggio 1942 all’8 settembre 1943.
Dal 5 dicembre venne utilizzato dalla Repubblica Sociale Italiana (RSI) e, dal 15 marzo 1944, direttamente dalle SS, come principale “campo di polizia e transito” (Polizei-und Durchgangslager) per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici, diventando quindi di fatto parte del sistema concentrazionario nazista.
La RSI lo aprì in ottemperanza ai dettami della Carta di Verona e dell’Ordine di Polizia n. 5, per raccogliervi gli ebrei provenienti dai campi provinciali del territorio controllato dal governo di Salò.
Dal gennaio del 1944, oltre agli ebrei, cominciano ad esservi rinchiusi anche gli oppositori del regime. I deportati politici e razziali internati a Fossoli, ebbero come destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Buchenwald, Bergen-Belsen, Mauthausen, e Ravensbruck. Il primo trasporto partì il 19 febbraio ed ebbe come meta Bergen-Belsen. A causa dell’avvicinarsi del fronte e dell’intensificarsi delle pressioni partigiane nella zona, la gestione e il controllo del lager divennero difficili: il 2 agosto il comando tedesco decise la sua chiusura e il suo trasferimento più a nord, a Gries, nei pressi di Bolzano.
Tra l’agosto del 1944 e il novembre, Fossoli divenne però un centro di raccolta per manodopera (cittadini rastrellati, oppositori politici, uomini e donne) da inviare in Germania al lavoro coatto. Si calcola che da lì siano transitati circa 2.450 prigionieri ebrei, e 2.475 antifascisti, renitenti alla leva, e operai arrestati dopo gli scioperi del marzo 1944.

Bibliografia:
A. Chiappano, I lager nazisti. Guida storico-didattica, Firenze, Giuntina, 2007, pp. 127-42; E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi, Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, 2006, pp. 715-7;
L. Picciotto Fargion, Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall’Italia (1943 – 1945), Milano, Mursia, 2002, p. 903 ss.; ID, L’alba ci colse come un tradimento. Gli ebrei nel campo di Fossoli 1943-1944, Milano, Mondadori, 2010;
G. Mayda, Storia della deportazione dall’Italia 1943-1945, Bollati Boringhieri, Milano 2002;
G.Mayda, Ebrei sotto Salò. La persecuzione antisemita 1943-1945, Feltrinelli, Milano 1978, pp. 184-97. 

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