BERGEN-BELSEN

Bergen BelsenFu aperto nel 1940 come campo per prigionieri di guerra.
All’inizio vi furono rinchiusi circa 600 militari francesi e belgi, ma dal luglio del 1941 vi erano già più di 20 mila sovietici. Quasi nessuno di questi sopravvisse.
Entro la primavera del 1942 dai 14 ai 18 mila di essi erano già morti per il freddo, la fame e le malattie. Ma d
al 22 aprile 1943 una parte del lager era passato intanto sotto la giurisdizione delle SS, cioè della Sezione IV B del Servizio centrale per la sicurezza del Reich (RSHA) per riconvertirsi in un vero e proprio campo di concentramento. Questa parte del lager era divisa in due sezioni distinte: la parte residenziale (Aufenthaltslager) e quella di di detenzione (Häftlingslager). L’Aufenthaltslager fu concepito come campo per prigionieri ebrei che dovevano essere scambiati con internati civili tedeschi all’estero. Si trattava di ebrei con passaporto straniero o parenti di ebrei prigionieri di guerra e come tali sottoposti alle regole della Convenzione di Ginevra  o semplicemente di ebrei che si volevano usare come “merce di scambio”.
In totale furono almeno 14.700 i prigionieri ebrei giunti nello 
Aufenthaltslager nel corso del 1943 e 1944. Di questi circa 2.560 vennero effettivamente liberati per scambio. Molti altri morirono per fame o malattia; altri ancora furono trasferiti ad Auschwitz o in altri lager. Il campo di detenzione (Häftlingslager), invece, doveva servire come campo di prigionia..Qui, dopo il luglio del 1944, furono ospitati anche 800 internati militari italiani.
Il crescente afflusso dei prigionieri da altri campi portò nel gennaio 1945 allo smantellamento del campo per prigionieri di guerra e al suo inglobamento all’interno del campo di concentramento. Negli ultimi mesi la situazione nel campo andò completamente fuori controllo. Il collasso del fronte orientale portava masse sempre più ingenti di prigionieri a riversarsi in Germania;.Il numero degli internati a Bergen Belsen al 1º dicembre 1944 era di 15 257; il 1º febbraio 1945 era salito a 22 mila; al 1º marzo a 41 520; al 1º aprile 43 042. Il numero dei morti passò dai 7 mila del mese di febbraio, ai 18 mila di marzo. Il 15 aprile il campo venne liberato. Dopo questa data, ci furono ancora 13 mila decessi.

Bibliografia:
T. Rahe, Il campo di concentramento di Bergen Belsen dal 1943 al 1945Il Konzentrationslager di Sachsenhausen, in B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, Vol. III, La galassia concentrazionaria SS 1933-1945, Mursia, Milano 2010, pp. 62-77;
A. Chiappano, I lager nazisti. Guida storico-didattica, Giuntina, Firenze 2007, p. 255;
V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Artigianelli, Milano 1965, pp. 75-81.

Sitografia:
https://www.ushmm.org/research/publications/encyclopedia-camps-ghettos/volumes-i-and-ii-available-online

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