BATTAGLIONE GARIBALDI (GUERRA DI SPAGNA)

Battaglione GaribaldiA Rodolfo Pacciardi, repubblicano, fu affidato il comando del “Battaglione Garibaldi” con il grado di maggiore; con la carica di “commissario politico” gli furono affiancati i comunisti Antonio Roasio e Luigi Longo, e il socialista Amedeo Azzi. Il battaglione era composto da cinque compagnie. Anche parte del battaglione Picelli e la centuria Gastone Sozzi confluirono nella nuova unità.
Fu impegnato nella difesa di Madrid, al Cerro de los Angeles, alla Pluerta de Hierro e nella città universitaria. Poi a Pozuelo, Boadilla del Monte e a Majadahonda.
Il Battaglione Garibaldi ottenne la prima vittoria del fronte repubblicano a Mirabueno, il 1º gennaio 1937, al comando di Guido Picelli.
Nella battaglia di Jarama, Pacciardi venne ferito. Trasferitosi a Parigi per sottoporsi alle necessarie medicazioni, rientrò e partecipò alle ultime fasi della battaglia di Guadalajarara (il comando del battaglione era stato temporaneamente affidato al vice commissario, Ilio Barontini). Ripreso il comando, l’esponente repubblicano combatté anche sul fronte di Morata de Tajuna e Casa del Campo, nell’aprile del 1937. Restò alla guida dei volontari fino al giugno, dopo che, in aprile, il battaglione Garibaldi si era trasformato nella Brigata omonima: la XII°. 

Bibliografia:
B. Bennassar, La guerra di Spagna. Una tragedia nazionale, Einaudi, Torino 2006;
H. Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Einaudi, Torino 1963;
L. Longo, Le brigate internazionali in Spagna, Editori Riuniti, Roma 1972;
A. Lòpez, Il battaglione Garibaldi, AICVAS, Roma 1997

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