RASTRELLAMENTI DI VAL MASINO

Dopo la battaglia di Mello, del 1° ottobre 1944, tra il 30 novembre ed il 1° dicembre i nazifascisti scatenarono in Valtellina il più grande rastrellamento dall’inizio della Resistenza, che per tre mesi cancellò il movimento partigiano in bassa valle. Vi presero parte corpi scelti antipartigiani di Bergamo, truppe mongole e cosacche, diversi reparti tedeschi e le Brigate nere di Sondrio, Como, Varese: in tutto almeno 4-5.mila uomini.

1944 30 Novembre Val Masino
Assieme formarono un grande cerchio che, partendo dalla Val Chiavenna, si snodava per la Val Masino, la Valmalenco, la Val Gerola, comprendendo quindi tutte le zone in cui erano dislocati i partigiani. Accerchiate ed attaccate da ogni parte, le unità combattenti della 1° e 2° Div. Garibaldi si sfaldarono e, a piccoli gruppi, arrivarono al confine con la Svizzera per attraversarlo. Furono internati in un campo dalle autorità elvetiche.

Bibliografia:

M. Fini-F. Giannantoni, La Resistenza più lunga. Lotta partigiana e difesa degli impianti idroelettrici in Valtellina: 1943-1945, SugarCo Edizioni, Milano 2008.

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