1–8 MARZO 1944 LO SCIOPERO GENERALE

Dal 1° all’8 marzo 1944 i Comitati clandestini di agitazione del triangolo industriale (Genova, Milano e Torino) organizzarono lo sciopero generale di tutte le fabbriche presenti sul territorio della RSI. Era il secondo, dopo quello del 23 marzo del 1943.

La repressione nazifascista fu particolarmente dura: 215 lavoratori vennero catturati in fabbrica o in casa. Di questi 211 vennero deportati nei lager nazisti, 163 vi morirono, 2 vennero fucilati al Poligono di Ciberno, 5 decedettero dopo la liberazione in seguito alle conseguenze della detenzione.

1944-03-1_8 Sciopero generaleOltre agli scioperi, i lavoratori dell’area sestese diedero un fattivo appoggio alle organizzazioni clandestine.

Molti militarono nelle brigate partigiane di città e montagna che nelle fabbriche avevano le loro basi.

Il numero complessivo dei lavoratori deportati e caduti fu molto alto: alla Breda 199 deportati e 112 caduti; alla Pirelli 184 deportati e 24 caduti, alla Falck 96 deportati e 58 caduti, alla Magneti Marelli 9 deportati, alla Ercole Marelli 6 deportati e 3 caduti.

I rastrellamenti, le rappresaglie, gli arresti individuali e collettivi furono operati dalla Polizia repubblichina, dai Carabinieri, dalla GNR con l’appoggio della Legione autonoma Muti, dalle SS italiane, dall’aviazione, e dalle Brigate nere.

Su 495 deportati dei quali sono noti i luoghi e le circostanze dell’arresto, 196 furono prelevati in fabbrica, 177 vennero arrestati in casa di notte, 18 sempre in casa ma in altre ore del giorno, gli altri vennero catturati in luoghi diversi, in montagna, nei locali pubblici, e sui mezzi di trasporto.

Bibliografia:
G. Valota, Streikertransport. La deportazione politica nell’area industriale di Sesto San Giovanni 1943-1945, Guerini e associati, Milano 2007;
L. Danese, M. Paola Del RossiE. Montali, La deportazione operaia nella Germania nazista: il caso di Sesto San Giovanni, Ediesse, Milano 2005;
L. Klinkhammer, L’occupazione tedesca in Italia 1943-1945, Bollati Boringhieri, Tori no 1993, pp. 212-26

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