ZALTIERI GIUSEPPE STEFANO

  • Nome: Giuseppe Stefano Zaltieri
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Isorella (BS)
  • Data di nascita: 1 settembre 1909
  • Luogo di morte: Ohrdruf (Buchenwald)
  • Data di morte: 23 marzo 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: non registrata
  • Trasporto: Convoglio 104
  • Tipologia prigioniero: Politisch - Schutzhäftling
  • Biografia:

    Giuseppe Stefano Zaltieri (Isorella (BS) 1 settembre 1909 – Ohrdruf (Buchenwald) 23 marzo 1945) di Giuseppe e Pierina Carminati.
    Zaltieri Giuseppe StefanoPossiede la licenza elementare.
    È coniugato dall’ottobre del 1934 con Virginia Rosa Signorini.
    È padre di quattro figli.
    Si trasferisce a Lomello (PV), e risiede presso la cascina Boragno dove esercita il mestiere di salariato agricolo.
    Dopo l’8 settembre del 1943 nasconde degli ex prigionieri alleati fuggiti dal campo di prigionia di cascina Confalonera, a Ferrera Erbognone (PV), e li aiuta a raggiungere la Svizzera.
    Dal 3 maggio 1944 si aggrega alla 2° Div. Masia di Giustizia e Libertà.
    In seguito ad una delazione, il 30 ottobre viene arrestato da alcuni militi della Brigata nera di Mortara (PV).
    Nella sua cascina sono rinvenute delle armi.
    Trasferito a Milano nel carcere di San Vittore, e quindi nel campo di Bolzano-Gries, e poi deportato il 20 novembre 1944 nel lager di Mauthausen (num. 110436) col trasporto n. 104. Vi giunge il 21.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: saldatore e cuoco.
    Il 2 dicembre è condotto nel lager di Auschwitz (num. 202319) e vi giunge il 5.
    In ragione dell’avanzata delle truppe sovietiche, Il 26 gennaio 1945 è trasportato a Buchenwald (num. 121124).
    Viene classificato come Politisch (Pol-deportato politico).
    Il 14 febbraio è condotto nel sottocampo di Ohrdruf.
    Deceduto per causa non riportata.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 69.

  • Altre fonti:

    Archivio ANED Brescia, B. 14, fasc. 165, sf. ad nomen;
    Elenchi Tibaldi: Buchenwald;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Mantelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg.1;
    Ufficio Anagrafe di Isorella (BS):
    lombardia.anpi.it/voghera/cdrop/ppv/pdf/z/zaltierigiuseppe.pdf;
    www.ultimelettere.it

  • Riferimenti:

    San Vittore, Bolzano-Gries, Mauthausen, Auschwitz, Buchenwald, Ohrdruf

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