BAIOCCHI ROLANDO (DETTO SIDOLI ANTONIO)

Rolando Baiocchi (detto Antonio Sidoli, (Leno (BS) 28 settembre 1924 – Ohrdruf (Buchenwald) 9 febbraio 1945).
All’anagrafe del Comune di Leno risulta registrato con il nome di Giovanni Giuseppe Rolando Baiocchi, senza indicazione di genitori e cittadinanza, né annotazioni di morte.
Risiede in Francia, a Saint-Étienne (Loira) dov’è emigrato in data non accertata.
Celibe, arrestato per ragioni non acclarate, è deportato il 5 luglio 1944 nel lager di Dachau (num. 77983) col convoglio partito dal campo di Compiègne il 2.
È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
Mestiere dichiarato: cuoco e macellaio.
Il 3 dicembre è trasferito dal sottocampo di Weisssee, in cui è rinchiuso per alcuni giorni, in quello principale. Tra il 12 e 13 dicembre viene condotto a Buchenwald (num. 48988). Il 15 è trasportato nel sottocampo di Ohrdruf (num. 110919).
Deceduto per insufficienza delle valvole cardiache, pleurite umida.
Nell’archivio “Fondation pour la memoire de la deportation” è registrato come Baiocchi Rolando (detto Sidoli Antonio), mentre in Arolsen compare solo come Sidoli Antonio. 

B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, ad nomen.

Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, archivio “Fondation pour la memoire de la deportation” ad nomen.

Dachau, 2 luglio 1944, Compiègne, Buchenwald, Weisssee, Ohrdruf