RAZZAUTI LUCIANO
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- Nome: Luciano Razzauti
- Sesso: M
- Luogo di nascita: Livorno
- Data di nascita: 8 febbraio 1922
- Luogo di morte: Parigi (Francia)
- Data di morte: data del decesso non rilevata
- Deceduto nel lager: No
- Biografia:
Luciano Razzauti (Livorno, 8 febbraio 1922 – Parigi (Francia) in data non rilevata) di Dino e Gemma Cecconi.
Aggiustatore meccanico, parte il 15 gennaio del 1941 per il servizio di leva come marinaio. Raggiunge La Spezia.
Dopo lo sbandamento dell’8 settembre del 1943, è fatto prigioniero il 16 sull’Isola d’Elba da truppe tedesche, dopo aver tentato di raggiungere Malta.
Viene trasferito in un campo non identificato presso Berlino ( num. 51354).
Fuggito dallo stesso il 2 aprile del 1944, è catturato il 21 dalla polizia di Ansbach (Baviera).
Dal 30 aprile al 16 maggio viene incarcerato nella prigione del Tribunale della cittadina a disposizione della Gestapo.
È processato e condannato per sospetto spionaggio.
Viene trasferito e rinchiuso nelle carceri di Nürnberg. Il 6 ottobre è tradotto dalla Staatspolizei (Stapo-polizia di Stato) nel lager di Dachau (num. 112972) come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
Mestiere dichiarato: tornitore.
Il 27 è condotto a Gandersheim, sottocampo di Buchenwald (num. 94382).
Viene classificato come Politisch (Pol-deportato politico).
Il 21 novembre è incarcerato nel reclusorio del lager.
Dopo l’evacuazione del campo avvenuta il 4 aprile 1945, partecipa alla “marcia della morte”. Durante una breve sosta, decide di fuggire con Alfredo Zanardelli e raggiunge la cittadina di Ballenstedt (Sassonia-Anhalt).
Liberato il 17 aprile, rientra in Italia nel luglio successivo. - Bibliografia:
B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, ad nomen.
- Altre fonti:
Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 127, sf. ad nomen; B. 9, fasc. 120, sf. 3, ad nomen;
Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen. - Riferimenti:
Dachau, Buchenwald, Gandersheim