POZZI MARIO BERNARDO

  • Nome: Mario Bernardo Pozzi
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Sarezzo (BS)
  • Data di nascita: 6 giugno 1921
  • Luogo di morte: Melk (Mauthausen)
  • Data di morte: 24 marzo 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: insufficienza cardiaca acuta, polmonite
  • Trasporto: Convoglio 111
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling
  • Biografia:

    Mario Bernardo Pozzi (Sarezzo (BS) 6 giugno 1921 – Melk (Mauthausen) 24 marzo 1945) di Pietro e Maria Toniato.
    Pozzi Mario BernardoRisiede a Zanano.
    Operaio, celibe, nipote di Luigi, ha tre sorelle.
    Possiede la licenza elementare.
    Mentre è in servizio nel 57° Rgt. Fanteria di stanza a Vicenza, si sottrae alla cattura dopo l’8 settembre del 1943.
    Aiuta il padre Pietro e lo zio Luigi nel prestare soccorso e nascondere giovani renitenti alla leva repubblichina in località “Stalo”.
    All’inizio fa parte di un gruppo di partigiani autonomi, per poi aggregarsi ad uno da cui nascerà nell’ottobre del 1944 la 122° Bgt. Garibaldi.
    Viene arrestato in casa sua il 7 novembre del 1944, in occasione di una retata della GNR, e trasferito lo stesso giorno nel carcere di Canton Mombello di Brescia (matr. 8274) su ordine della stessa e a disposizione delle SS.
    Sottoposto a maltrattamenti, il 20 novembre viene condotto nel campo di Bolzano-Gries, Blocco E il 14 dicembre è deportato nel lager di Mauthausen (num. 114072) dove arriva il 19 col trasporto n.111 tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-Polizia di sicurezza) di Verona.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: agricoltore.
    Il 3 gennaio 1945 è trasferito nel sottocampo di Melk.
    Deceduto per insufficienza cardiaca acuta, polmonite.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 64;
    Comune di Lumezzane (a cura), Ricordo del comandante partigiano Giuseppe Verginella e del caduti di Lumezzane per la Libertà, Lumezzane, 1995, p. 44;
    R. Ragnoli, I caduti per la Resistenza nelle valli Trompia e Sabbia, in <<La Resistenza bresciana>>, n. 13, 1982, p. 75;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 418.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio storico ANED Brescia, b. 14, fasc. 164, sf. ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg.1 e 4;
    Ufficio Anagrafe di Sarezzo (BS);
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    122° Brigata Garibaldi, Canton Mombello (BS), Bolzano-Gries, Mauthausen, Melk

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