PIOZZINI ISIDORO

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  • Nome: Isidoro Piozzini
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Gussago (BS)
  • Data di nascita: 24 dicembre 1921
  • Luogo di morte: Ome (BS)
  • Data di morte: 11 dicembre 2004
  • Deceduto nel lager: No
  • Trasporto: Convoglio 115
  • Tipologia prigioniero: Politisch - Schutzhäftling
  • Biografia:

    Isidoro Piozzini (Gussago (BS) 24 dicembre 1921 – Ome (BS) 11 dicembre 2004) di Giovanni (Giò) Natale e Maria Venturelli.
    Ha due fratelli e tre sorelle.
    Fornaio, frequenta sino la 5° classe elementare.
    Celibe, chiamato alle armi, il 5 agosto 1942 viene tradotto in Russia aggregato all’81° Rgt. Fanteria. Rimpatriato il 5 giugno 1943, è trasferito prima a Tarvisio (UD) e poi a Roma. Qui lo coglie l’8 settembre.
    Rientrato a Gussago, viene spinto ad arruolarsi nelle forze armate della RSI.
    Sollecitato da una staffetta partigiana che opera in un gruppo da cui nascerà successivamente la 122° Bgt. Garibaldi, Maria Sanzogni, in data non accertata, si aggrega all’unità svolgendo prevalentemente lo stesso ruolo come partigiano combattente.
    È arrestato il 15 dicembre 1944 dalle SS in località San Vigilio di Concesio (BS).
    Viene trasferito nel capoluogo, a Villa Brignetti, e per una quindicina di giorni è sottoposto a sevizie. Viene condotto nel campo di Bolzano-Gries. L’8 gennaio 1945 viene deportato nel lager di Mauthausen (num. 115666) col trasporto n. 115 tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-Polizia di sicurezza) di Verona. Vi giunge l’11.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza) e successivamente come Politisch (Pol-deportato politico). Mestiere dichiarato: meccanico.
    Trascorre la quarantena nel Blocco 18. In ragione delle conseguenze dovute alle sevizie subite a Villa Brignetti, viene ricoverato nell’infermeria del campo dal 25 gennaio al 5 febbraio 1945. Il 16 febbraio è trasferito nel sottocampo Gusen II, al Blocco 22. Viene impiegato nella produzione di componenti per aereo in una delle officine costruite nelle gallerie sotterranee.
    È liberato dalle truppe americane il 5 maggio 1945. A causa delle sue condizioni fisiche, fortemente debilitato, viene condotto nell’infermeria di Gusen I e, dopo circa un mese, è ricoverato al “131st. (US) Evacuation Hospital” di Linz, per TBC.
    Rientra in Italia verso la metà di agosto.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 63;
    M. Piras, Le radici del nostro futuro. Gussago 1943-1945: testimonianze e memorie, s.e., Gussago(BS) 2000, pp. 61-4;
    M. Ruzzenenti, La capitale della RSI e la Shoah. La persecuzione degli Ebrei nel Bresciano (1938-1945), GAM editrice, Rudiano (BS) 2006, p. 129.

  • Altre fonti:

    Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 127, sf. ad nomen; B. 9, fasc. 120, sf. 3, ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Gussago (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 495, Foglio Matricolare n. 23888;
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    122° Brigata Garibaldi, Villa Brignetti, Bolzano-Gries, Mauthausen, Gusen II, Gusen I

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