PEDERSOLI MASSIMO

  • Nome: Massimo Pedersoli
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Erbanno di Darfo-Boario (BS)
  • Data di nascita: 3 novembre 1915
  • Luogo di morte: Saalfeld (“Laura”) (Buchenwald)
  • Data di morte: 20 marzo 1944
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: cancrena sepsi e flemmone del piede destro
  • Trasporto: Convoglio 002
  • Tipologia prigioniero: Politisch - Schutzhäftling
  • Biografia:

    Massimo Pedersoli (Erbanno di Darfo-Boario (BS) 3 novembre 1915 – Saalfeld (“Laura”, Buchenwald) 20 marzo 1944) di Ignoto e Giulia Pedersoli.
    Residente a Breno, celibe, soldato nel Genio, è prima arrestato in data ed in circostanze non accertate, e successivamente deportato tramite la Kriminal polizei (Kripo-Polizia criminale) di Monaco nel lager di Dachau (num. 55337) il 22 settembre 1943 col trasporto n. 2, partito dal carcere militare della Fortezza di Peschiera del Garda due giorni prima.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: operaio.
    Trasferito nel campo di Buchenwald (num. 35318), vi giunge il 30 ottobre 1943.
    Viene classificato come Politisch (Pol-deportato politico).
    Mestiere dichiarato: operaio.
    Il 13 dicembre è condotto nel sottocampo di Saalfeld (“Laura”).
    Deceduto per cancrena sepsi e flemmone del piede destro.

  • Note particolari:

    La Banca dati dei Caduti e Dispersi della 1ª e della 2ª Guerra Mondiale del Ministero della Difesa lo ha in elenco come “Antonio”.

  • Bibliografia:

    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 62;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Società Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 166.

  • Altre fonti:

    Elenchi Tibaldi: Buchenwald;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Archivio di Stato di Brescia: Foglio Matricolare;
    Ufficio Anagrafe di Darfo Boario Terme (BS).

  • Riferimenti:

    Dachau, Fortezza di Peschiera, Buchenwald, Saalfeld (”Laura”)

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