PATRONI FRANCESCO VIRGILIO

  • Nome: Francesco Virgilio Patroni
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Azzano Mella (BS)
  • Data di nascita: 7 dicembre 1923
  • Luogo di morte: Mauthausen
  • Data di morte: 18 marzo 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: setticemia, cellulite della parte inferiore della gamba destra
  • Trasporto: Convoglio 119
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling
  • Biografia:

    Francesco Virgilio Patroni (Azzano Mella (BS) 7 dicembre 1923 – Mauthausen, 18 marzo 1945) di Giovanni e Giulia Boldori.
    Patroni Francesco VirgilioResidente a Mairano, manovale, celibe, ha due fratelli.
    Possiede la licenza della 3° classe elementare.
    È cannoniere nella Marina Militare di stanza a Livorno.
    Entra nel movimento partigiano in data non acclarata.
    Viene catturato il 3 novembre 1944 a Dello, con Battista Farina e Domenico  Longhi durante un tentativo di requisizione di un veicolo militare da destinare alla Resistenza.
    Fa parte della Bgt. X Giornate delle Fiamme Verdi.
    È trasferito il giorno dopo nel carcere di Canton Mombello di Brescia (matr. 8230) su ordine e a disposizione delle SS.
    Il 27 gennaio 1945 viene condotto nel campo di Bolzano-Gries (matr. 8952), Blocco Celle.
    Il 1° febbraio 1945, tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-Polizia di sicurezza germanica) di Verona, è deportato nel lager di Mauthausen (num. 126335) col trasporto n. 119. Vi giunge il 4.
    È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: contadino e manovale.
    Trasferito a Gusen il 17 febbraio 1945, viene ricondotto nel campo principale il 15 marzo.
    Deceduto per setticemia, cellulite della parte inferiore della gamba destra.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 62;
    R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (A-M), Morcelliana, Brescia 2009, p. 134;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 408.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg. 2 e 4;
    Ufficio Anagrafe di Mairano (BS).

  • Riferimenti:

    3 novembre 1944 a Dello, Brigata X Giornate, Fiamme Verdi,
    Canton Mombello (BS), Bolzano-Gries, Mauthausen, Gusen

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