OPERA LUIGI UMBERTO

Luigi Umberto Opera (Brescia, 4 marzo 1917 – Desenzano del Garda (BS) 1 febbraio 2013) di Otello e Ester Vicentini.
Coniugato, ha frequentato sino la 5° classe elementare. Chiamato alle armi, è inviato sul fronte greco l’11 settembre del 1941 col 3° Rgt. Fanteria.
Nell’agosto del 1942 rientra come aggregato alla Scuola allievi paracadutisti.
Nel dicembre dello stesso anno, è denunciato al Tribunale militare di Bologna per diserzione e furto. Il 14 gennaio del 1943 viene rinchiuso nel carcere militare di Gaeta.
Successivamente viene trasferito in quello di Peschiera del Garda (VR).
È quindi deportato tramite la Kriminal polizei (Kripo-Polizia criminale) di Monaco nel lager di Dachau (num. 54161) dove giunge il 22 settembre del 1943 col trasporto n. 2 partito dalla cittadina gardesana due giorni prima.
È classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
Mestiere dichiarato: meccanico.
Il 20 ottobre è trasferito nel lager di Sachsenhausen (num. 72471). Vi giunge tre giorni dopo e vi rimane sino alla liberazione.
Rientra in Italia nel luglio 1945.
Risiede a Brescia.

I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen.

Elenchi Tibaldi: Sachsenhausen;
Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 126, sf. ad nomen;
Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
Ufficio Anagrafe di Brescia;
Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 426, Foglio Matricolare n. 3415.

Dachau, Fortezza di Peschiera, Sachsenhausen