OLIVELLI TERESIO

  • Nome: Teresio Olivelli
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Bellagio (CO)
  • Data di nascita: 7 gennaio 1916
  • Luogo di morte: Hersbruck (Flossenbürg)
  • Data di morte: 17 gennaio 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Biografia:

    Teresio Olivelli (Bellagio (CO) 7 gennaio 1916 – Hersbruck (Flossenbürg) 17 gennaio 1945) di Domenico e di Clelia Invernizi.
    Olivelli TeresioTrasferitosi nel 1927 a Mortara (PV) con la famiglia, entra nell’Azione Cattolica.
    Dopo aver frequentato il liceo a Vigevano, nel 1934 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia.
    Nominato rettore del collegio Ghislieri (PV), nel 1938 si laurea in giurisprudenza ed è destinato come assistente alla cattedra di diritto amministrativo nell’Ateneo di Torino. Aderisce al fascismo. Partecipa per due volte ai prelittoriali della cultura, arrivando a vincere quelli nazionali di Trieste del 1939 incentrati sul tema razziale, proponendo tesi controcorrente. Dal 1940 al febbraio 1941 lavora alla presidenza centrale dell’Istituto nazionale di cultura fascista.
    Con l’entrata in guerra dell’Italia, si arruola volontario, oltre che per ragioni politico-morali, anche per condividere la sorte dei suoi coetanei. Partecipa alla campagna di Russia come sottotenente nella Div. Alpina Tridentina. Rientrato in forza al 2° Rgt. Artiglieria Alpina di stanza a Vipiteno, il 9 settembre 1943 è fatto prigioniero dai tedeschi.
    Rinchiuso in un campo nei pressi di Innsbruck, riesce a fuggire. Ripreso, è condotto in un campo aperto nella regione di Salisburgo, da cui pure riesce ad evadere il 20 ottobre.
    Raggiunge Udine il 28 e Brescia l’11 novembre. Si stabilisce quindi a Milano, svolgendo funzioni di coordinamento e collegamento tra il Comitato di liberazione nazionale locale e le formazioni partigiane delle Fiamme verdi di Brescia e Cremona. Realizza insieme a Rolando Petrini – che morirà nel lager Gusen III – e a Carlo Bianchi, il giornale <<il Ribelle>>, il cui primo numero esce il 5 marzo 1944. Più volte presente a Brescia al fine di sostenere la nascente resistenza in Val Trompia, viene arrestato a Milano da agenti italiani al servizio dei tedeschi, in piazza San Babila il 27 aprile in seguito al tradimento di un compagno. Incarcerato a San Vittore, è sottoposto a torture. Il 9 giugno è trasferito nel campo di Fossoli (MO). Destinato ad una fucilazione per rappresaglia decisa per il 12 luglio, riusce a nascondersi, evitando la fine di altri 67 internati politici lì rinchiusi.
    Dopo un mese, è deportato nel campo di Bolzano-Gries e, all’inizio di settembre, in quello di Flossenbürg (num. 21680). Vi giunge il 7 col trasporto n. 81.
    È infine trasferito nel sottocampo di Hersbruck il 30 settembre 1944.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    V. Pappalettera (a cura), Nei lager c’ero anch’io, Mursia, Milano 1973, pp. 95-97, 99;
    E. Fergnani, Un uomo e tre numeri, Edizioni Avanti!, Milano-Roma, 1955, p. 86 ss.;
    A.M. Ori, C. Bianchi Iacono, M. Montanari, Uomini nomi memoria. Fossoli 12 luglio 1944, stampa Nuovagrafica, Carpi (MO) 2004, p. 116;
    R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (N-Z), Morcelliana, Brescia 2008, pp. 330-34;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 276;
    R. Anni, Storia della Brigata “Giacomo Perlasca”, Istituto Storico della Resistenza Bresciana, Brescia 1980, p. 48, 170;
    A. Fappani, La Resistenza bresciana, vol. II, Squassina Editore, Brescia 1965, pp. 45-8;
    A. Arisi Rota, Teresio Olivell: il coraggio di una scelta nel cinquantennio del sacrificio 1945-1995, Collegio Ghisleri, Como 1996;
    G. Di Peio, Teresio Olivelli: tra storia e santità, Effata, Cantalupa 2006;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    P. Gerola, Nella notte ci guidano le stelle. Ricordi della Resistenza, Edizioni Brescia Nuova, Brescia 1987, pp. 47, 79, 80, 113, 230.

  • Altre fonti:

    Elenco Tibaldi: Fossoli fucilati;
    Archivio storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg. 2 e 4;
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    Fiamme verdi, Rolando Petrini, Carlo Bianchi, il Ribelle, Gusen III, San Vittore, Fossoli, Bolzano-Gries, Flossenbürg, Hersbruck

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