MAFFEIS ACHILLE

  • Nome: Achille Maffeis
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Sarezzo (BS)
  • Data di nascita: 17 marzo 1920
  • Luogo di morte: Brescia
  • Data di morte: 24 novembre 1950
  • Deceduto nel lager: No
  • Trasporto: Convoglio 002
  • Tipologia prigioniero: Arbeitszwang Reich (AZR-deportato che presta lavoro forzato per il Comune in cui si trova il KL); Arbeitsscheu Reich (ASR-lavoratore riottoso nel Reich); Politisch (Pol-deportato politico).
  • Biografia:

    Achille Maffeis (Sarezzo (BS) 17 marzo 1920 – Brescia, 24 novembre 1950) di Andrea e Luigia Visentini.
    Risiede a Zanano.
    Fabbro, ha frequentato sino la 4° classe elementare.
    Celibe, chiamato alle armi, raggiunge il fronte albanese nel novembre 1940 col 6° Rgt. Alpini, Btg. Vestone. Precedentemente era stato denunciato per “diserzione aggravata da complotto”. Per congelamento ai piedi, rientra il 16 dicembre. Dopo l’ospedale, viene inviato nel distaccamento di Caprino Veronese (VR). Giungendovi in ritardo, nell’agosto del 1941 e nel gennaio del 1942 è nuovamente denunciato per diserzione. Viene rinchiuso nelle carceri di Verona e condannato a un anno e sei mesi. Scarcerato nel novembre del 1942, un mese dopo è processato per furto di vestiario militare ed insubordinazione. Condannato nel marzo del 1943 a cinque anni e sette mesi, è rinchiuso nella Fortezza di Peschiera sul Garda. E’ deportato nel lager di Dachau (num. 54084) il 22 settembre 1943 dalla Kriminalpolizei (Kripo-Polizia criminale) di Monaco col trasporto n. 2 proveniente dal carcere militare gardesano e partito due giorni prima. Viene classificato con la categoria di Arbeitszwang Reich (AZR-deportato che presta lavoro forzato per il Comune in cui si trova il KL). Mestiere dichiarato: meccanico e carpentiere. Il 15 gennaio 1944 è trasferito prima nel sottocampo di München-Allach, e quindi, il 24 marzo, ad Eisenach (“Emma”), sottocampo di Buchenwald (matr. 46316) dove giunge quattro giorni dopo col convoglio n. 208. Qui è rubricato come Politisch (Pol-deportato politico). Il 13 maggio 1944 viene condotto nel lager principale. E’ qui liberato dalle truppe alleate e rimpatriato il 1° luglio del 1945.

  • Bibliografia:

    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 2, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 59.

  • Altre fonti:

    Elenchi Tibaldi: Dachau, Buchenwald;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Sarezzo (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 466, Foglio Matricolare n. 16967.

  • Riferimenti:

    Dachau;
    Fortezza di Peschiera;
    Eisenach (“Emma”);
    Buchenwald;
    München-Allach

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