FRIZZA LUIGI

  • Nome: Luigi Frizza
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Garda di Sonico (BS)
  • Data di nascita: 8 giugno 1922
  • Luogo di morte: Ricovero di Malonno (BS)
  • Data di morte: 12 novembre 2004
  • Deceduto nel lager: No
  • Trasporto: Convoglio 119
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling ((Schutz-deportato per motivi di sicurezza)
  • Biografia:

    Luigi Frizza (Garda di Sonico (BS) 8 giugno 1922 – Ricovero di Malonno (BS) 12 novembre 2004) di Lorenzo e Teresa Adelina Casarotti. Risiede a Edolo.
    Contadino, ha frequentato la scuola sino la 4° classe elementare.
    Chiamato alle armi il 4 febbraio 1942 come soldato di Fanteria inquadrato nella 10° compagnia di Sanità di stanza a Napoli, sbandato dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, entra in contatto con il movimento partigiano a cui si aggrega dal 1° settembre 1944 facendo parte del Btg. “Val Malga” della 54° Bgt. Garibaldi operativa in Val Camonica. Viene arrestato a causa di una delazione, a Rino di Sonico il 5 gennaio 1945 dai soldati tedeschi addetti alla sorveglianza della polveriera militare precedentemente disarmati dal Nostro e da altri suoi compagni allo scopo di sottrarre delle munizioni. Rischia la immediata fucilazione, ma grazie all’intervento di una sua compaesana che fa da interprete, viene tradotto prima nel campo di Bolzano-Gries e da qui, il 1° febbraio 1945, nel lager di Mauthausen (num. 126191) col trasporto n. 119. Vi giunge il 4. E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza). Mestiere dichiarato: scalpellino. Viene quindi trasferito nel sottocampo di Gusen tra il 7 e 15 marzo. E’ liberato dalle truppe americane il 5 maggio 1945. Rientra in Italia il 2 luglio.

  • Note particolari:

    Risiede a Garda di Sonico.

  • Bibliografia:

    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    W. Boghetta, La Valsaviore nella Resistenza, Editrice Vannini, Brescia 1974, p. 24, 47, n. 6 bis;
    M. Franzinelli, La “baraonda”. Socialismo, fascismo e resistenza in Valsaviore, vol. I, La Vicenda, Grafo, Brescia 1995, pp. 235-39.

  • Altre fonti:

    Archivio ANED Brescia, B. 9, fasc. 120, sf. 3, ad nomen;
    Archivio ANPI di Brescia, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Sonico (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 516, Foglio Matricolare n. 28602;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen.

  • Riferimenti:

    Battaglione “Val Malga”;
    54° Brigata Garibaldi;
    Bolzano-Gries;
    Mauthausen;
    Gusen

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