FERRAGLIO SEVERINO

Severino Ferraglio (Pezzoro (BS) 29 marzo 1903 – Brescia, 1 febbraio 1977) di Giovanni e Teresa Badallini.
Si trasferisce a Sarezzo nel 1929 e nel 1937 a Bovegno.
Orologiaio, coniugato con Tanghetti Domenica, padre di tre figli, casa sua è una base di appoggio dei resistenti che devono raggiungere i monti. Partecipa già dalla fine di ottobre del 1943 a Malga di Frondine, tra la Val Sabbia e la Val Trompia, ad uno dei primi incontri dei gruppi che si stanno organizzando. Viene arrestato a Bovegno, probabilmente a causa di una delazione, dalla Feldgendarmerie il 9 maggio 1944 nell’ambito di una serie di azioni repressive tendenti a colpire i fiancheggiatori del movimento partigiano locale. E’ condotto nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 5768) a disposizione della Gendarmeria tedesca. Il 30 maggio viene condannato dalla Corte di giustizia del Comando militare n. 1011 della Wehrmacht per aiuto al movimento di resistenza (“Beihilfe zur Freischärlerei”) a quattro anni di reclusione. Dimesso, dal 26 al 30 giugno è imprigionato nel carcere di Stadelheim (Monaco). Quindi, dal 1° luglio al 23 settembre viene trasferito nella struttura penitenziaria di Bernau am Chiemsee (num. 5650). Il 28 settembre 1944 è condotto nel penitenziario di Kaisheim.

R. Anni, Storia della Brigata <<Giacomo Perlasca>>, Istituto Storico della Resistenza Bresciana, Brescia 1980, pp. 59, 64;
B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 3, Mursia, Milano 2009, p. 2327;
P. Gerola, Nella notte ci guidano le stelle, Edizioni Brescia Nuova, Brescia 1987, pp. 41-3, 80.

Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen.

Canton Mombello (BS);
Kaisheim;
Bernau am Chiemsee;
Stadelheim