FAITA BIAGIO GIACOMO

  • Nome: Biagio Giacomo Faita
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Conche di Sale Marasino (BS)
  • Data di nascita: 14 giugno 1915
  • Luogo di morte: Mauthausen
  • Data di morte: 6 maggio 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: malattia contratta durante la detenzione
  • Trasporto: Convoglio 119
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling ((Schutz-deportato per motivi di sicurezza)
  • Biografia:

    Biagio Giacomo Faita (Conche di Sale Marasino (BS) 14 giugno 1915 – Mauthausen, 6 maggio 1945) di Paolo e Elisabetta Gregori.
    Sei fratelli, operaio, possiede la licenza elementare.
    Coniugato con Orsola Paganotti, padre di due figli, partigiano della Bgt. Barnaba di Giustizia e Libertà (GL), viene arrestato a Sale Marasino il 12 dicembre 1944 durante il secondo rastrellamento condotto dal 63° battaglione della 1°Legione d’assalto “M” Tagliamento della Guardia nazionale repubblicana (GNR). E’ tradotto nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 9205) il 10 gennaio 1945 su ordine e a disposizione delle SS. Il 27 è trasferito nel campo di Bolzano-Gries. Vi giunge il giorno dopo, e da lì viene deportato nel lager dif Mauthausen (num. 126171) dove arriva, tramite la Sicherheitspolizei (Sipo-polizia di sicurezza) di Verona, il 4 febbraio 1945 col trasporto n. 119 partito dal capoluogo altoatesino il 1°. E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza). Mestiere dichiarato: meccanico. Trasferito il 16 febbraio 1945 nel sottocampo di Gusen, viene successivamente ricondotto in quello principale.

  • Bibliografia:

    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 54;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    A. Gamba, Iseo e il Sebino Bresciano nella lotta per la libertà (Tra cronaca e storia), ed. Aperion, Brescia 1985, pp. 68, 71;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 353.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg.1 e 4;
    Ufficio Anagrafe di Sale Marasino (BS).

  • Riferimenti:

    Brigata Barnaba;
    12 dicembre 1944;
    1°Legione d’assalto “M” Tagliamento;
    Guardia Nazionale Repubblicana;
    Canton Mombello (BS);
    Bolzano-Gries;
    Mauthausen;
    Gusen

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