FAITA ANGELO

  • Nome: Angelo Faita
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Gussago (BS)
  • Data di nascita: 27 marzo 1915
  • Luogo di morte: Paratico (BS)
  • Data di morte: 23 gennaio 2000
  • Deceduto nel lager: No
  • Trasporto: Convoglio 002
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling ((Schutz-deportato per motivi di sicurezza)
  • Biografia:

    Angelo Faita (Gussago (BS) 27 marzo 1915 – Paratico (BS) 23 gennaio 2000 di Luigi e Carmela Dori. Risiede a Paratico.
    Primo di sette fratelli, armaiolo, frequenta sino la 5° classe elementare.
    E’ coniugato con Bertolazzi Santina dal settembre del 1942. Militare di leva, nel giugno del 1940 viene inviato sul fronte alpino occidentale (Francia), mentre da novembre è impegnato su quello greco albanese col 5° Rgt. Artiglieria Alpina Pusteria. Dal novembre 1941 sino al maggio dell’anno seguente è in Jugoslavia, mentre dal novembre 1942 partecipa ad operazioni di guerra sul fronte francese. Viene più volte sanzionato dal Tribunale militare della 4° Armata e condannato per insubordinazione a un anno. E’ condotto il 23 marzo del 1943 nel carcere militare di Ventimiglia (IM), e da lì nella Fortezza di Gaeta (LT). Successivamente viene condotto in quella di Peschiera del Garda. Da qui è deportato nel lager di Dachau (num. 54619) il 22 settembre tramite la Kriminalpolizei (Kripo-polizia giudiziaria) di Monaco, col trasporto n. 2, partito due giorni prima dal carcere militare. E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza). Mestiere dichiarato: fresatore. Il 23 ottobre viene trasferito nel campo di Sachsenhausen (num. 72494 ), dove lavora come operaio, e vi rimane sino il 21 aprile 1945, giorno della liberazione da parte delle truppe russe. Rientra da Verona il 14 ottobre 1945.

  • Bibliografia:

    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 54;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994.

  • Altre fonti:

    Elenchi Tibaldi: Dachau, Sachsenhausen;
    Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 126, sf. ad nomen; B. 9, fasc. 120, sf. 3, ad nomen;
    Archivio Storico della Resistenza bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Gussago (BS);
    Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 383, Foglio Matricolare n. 53300.

  • Riferimenti:

    Dachau;
    Fortezza di Peschiera;
    Sachsenhausen

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