COMINCIOLI ENRICHETTA

  • Nome: Enrichetta Comincioli
  • Sesso: F
  • Luogo di nascita: Cevo (BS)
  • Data di nascita: 28 febbraio 1923
  • Luogo di morte: Melegnano (MI)
  • Data di morte: 4 maggio 2016
  • Deceduto nel lager: No
  • Trasporto: Convoglio 070
  • Biografia:

    Enrichetta Comincioli (Cevo (BS) 28 febbraio 1923 – Melegnano (MI) 4 maggio 2016) di Andrea e Bortola Monella.
    Possiede la licenza elementare. Nubile, ultima di otto figli dui cui uno disertore, contadina, il 7 maggio del 1944, subito dopo l’uccisione del partigiano Bartolomeo (Bortolo) Belotti da parte della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR), fa visita alla salma. Le autorità, venute a conoscenza del fatto, si attivano per arrestarla presumibilmente conoscendo anche il suo coinvolgimento nella Resistenza. Nel frattempo fermano il padre, Andrea, come atto di intimidazione. Il giorno dopo decide di presentarsi affinché il genitore venga liberato. Da tempo collabora coi gruppi partigiani operativi in Valsaviore come staffetta di collegamento (nome di battaglia “Lina”), oltre che rifornirli di vitto, armi e munizioni. Arrestata l’8 maggio, subisce i primi violenti interrogatori nella caserma della GNR di Cevo. Lo stesso giorno viene trasferita nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 5746) su ordine dei Carabinieri e a disposizione delle SS. A Villa Brignetti subisce cinque interrogatori: è ripetutamente torturata anche da parte di Erich Priebke, al fine di ottenere informazioni sul movimento partigiano attivo in valle. Dopo circa un mese, il 5 giugno, è dimessa da carcere cittadino per essere condotta nel comando delle SS di Verona. Il giorno dopo viene trasferita prima nel campo di Fossoli (MO), poi nuovamente nella città scaligera, e quindi, il 2 agosto, nel lager di Ravensbrück (num. 49556), dove giunge il 5 col trasporto n. 70. Qui viene impiegata nelle cave di sabbia, nei boschi e negli scali ferroviari. Successivamente è trasferita nel sottocampo di Retzow, dove è occupata nella ricostruzione dell’ aeroporto militare di Lärz. Evacuata dal lager, dopo tre giorni di marcia viene liberata dalle truppe sovietiche verso la fine di aprile del 1945. Ricoverata per circa cinque mesi in una struttura amministrata gestita dai russi, rimpatriata il 18 ottobre.

  • Bibliografia:

    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 52;
    M. Franzinelli, Il museo della Resistenza in Valsaviore, BAMS, 2013, p. 141;
    M. Franzinelli., La “baraonda”. Socialismo, fascismo e resistenza in Valsaviore, vol. I, La Vicenda, Grafo, Brescia 1995, pp. 129-33;
    W. Boghetta, La Valsaviore nella Resistenza, Editrice Vannini, Brescia 1974, p. 61-2;
    E. Comincioli, Ravensbrück e ritorno, Boario Terme (BS), Tip. Lineagrafica, 2005;
    R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (A-M), Morcelliana, Brescia 2009, p. 46;
    G. Mayda, Storia della deportazione dall’Italia 1943-1945, Bollati Boringhieri, Milano 2002, p. 269;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    A. Fappani, La Resistenza bresciana, vol. III, Squassina editore, Brescia 1965, pp. 36.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Elenchi Tibaldi: Ravensbrück;
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    Archivio ANPI di Brescia, ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Cevo (BS);
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    Guardia Nazionale Repubblicana (GNR);
    Canton Mombello (BS);
    Fossoli;
    Ravensbrück;
    Retzow

  • Riferimenti esterni:

    Cimitero comunale di Mompiano (BS), Campata 20/V Lato Sud, n.12 fila: 1.

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