COLPANI PIETRO

Pietro Colpani (Desenzano del Garda (BS) 28 aprile 1916 – Sale Marasino (BS) 29 dicembre 1999) di Giovanni e Maria Ceschi.
Risiede a Sale Marasino.
Celibe, frequenta sino la 6° classe elementare. Come caporale portaferiti, viene assegnato alla 30° sezione di Sanità ed inviato nel gennaio 1941 sul fronte greco albanese, mente nel novembre del 1942 raggiunge quello francese. Viene arrestato il 29 dicembre 1942 per un reato comune. Rinchiuso nelle carceri militari di Torino e di Gaeta, il 2 febbraio 1943 è trasferito nella Fortezza di Peschiera del Garda per scontare una pena di dieci mesi. Da qui, Il 22 settembre è deportato, tramite la Kriminal polizei (Kripo-Polizia criminale) di Monaco, nel lager di Dachau (num. 54430) col trasporto n. 2, partito dal carcere militare gardesano due giorni prima. E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza), e dal 28 novembre come Arbeitszwang Reich (AZR-deportato che presta lavoro forzato per il Comune in cui si trova il KL). Mestiere dichiarato: falegname. Il 10 aprile 1945 viene trasferito dal sottocampo di Kottern-Weidach, dove è stato precedentemente condotto, in quello principale. E’ liberato dalle truppe americane il 29 aprile 1945. Il 16 maggio viene rimpatriato.

B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994.

Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
Elenchi Tibaldi: Dachau;
Ufficio Anagrafe di Desenzano del Garda (BS);
Archivio di Stato di Brescia, Distretto militare di Brescia, Reg. N. 402, Foglio Matricolare n. 57460.

Dachau;
Fortezza di Peschiera;
Kottern-Weidach