CARRARA ROBERTO

  • Nome: Roberto Carrara
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Verona
  • Data di nascita: 20 novembre 1915
  • Luogo di morte: Mauthausen
  • Data di morte: Non accertata
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: Non registrata
  • Trasporto: Conv 111
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling ((Schutz-deportato per motivi di sicurezza)
  • Biografia:

    Roberto Carrara (Verona, 20 novembre 1915 – Mauthausen, data di morte non registrata) di Romolo e Marcellina Santurini.
    Foto Carrara RobertoRisiede a Brescia. Coniugato con Vittoria Pertica, padre di tre figli, è militare nella 77° Rgt. Fanteria. Prende parte alla campagna d’Albania (1940-41) e viene successivamente rimpatriato per un principio di congelamento ai piedi. Nel settembre del 1943, invece di rientrare al Comando, col cognato Domenico Pertica ed il tenente Armando Martini, partecipa alla costituzione di un primo nucleo di resistenza sul monte Guglielmo (Val Trompia). Dopo il rastrellamento nazifascista del 9 novembre 1943 a Croce di Marone e alla Colma di Zone, si sbanda e decide di rientrare in famiglia. Viene assunto nella fabbrica Wũhrer, ma mantiene i contatti con i primi nuclei partigiani in qualità di informatore e reclutatore. Svolge propaganda antifascista in fabbrica. Denunciato, nella notte del 30 settembre 1944 viene arrestato nel capoluogo, col cognato e la suocera, dalle SS. Trasferito lo stesso giorno nelle carceri di Canton Mombello di Brescia (matr. 7720) su ordine e a disposizione delle SS, il 20 novembre è tradotto nel campo di Bolzano-Gries. Il 14 dicembre 1944 viene deportato nel lager di Mauthausen (num. 113933) per ordine della Sicherheitspolizei (Sipo- Polizia di sicurezza) di Verona col trasporto n. 111. Vi giunge il 19, e qui è classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza). Mestiere dichiarato: falegname. Il 3 gennaio 1945 è trasferito nel sottocampo di Gunskirchen-Wels I, ed il 25 aprile in quello principale.

  • Note particolari:

    Nella Banca dati dei Caduti e Dispersi della 1ª e della 2ª Guerra Mondiale del Ministero della Difesa, il decesso è fatto risalire al 21 novembre 1944; secondo l’ANPI, è aggregato alla 54° Bgt. Garibaldi dal 28 settembre 1943.

  • Bibliografia:

    Memorial Book for the Dead of thee Mauthausen Concentration Camp. Commentaries ande Biographies, Vienna, 2016, p. 167;
    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 52;
    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    R. Anni, Dizionario della Resistenza bresciana (A-M), Morcelliana, Brescia 2009, pp. 235-6.

  • Altre fonti:

    Registro matricola carcere di Canton Mombello (BS), ad nomen;
    Archivio ANED Brescia, B.13, fasc. 161, sf. ad nomen;
    Archivio storico della Resistenza bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg. 2 e 4;
    Ufficio Anagrafe di Brescia;
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    gruppo Martini;
    Croce di Marone;
    Canton Mombello (BS);
    Bolzano-Gries;
    Mauthausen;
    Gunskirchen-Wels;
    54° Brigata Garibaldi

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