BROGNOLI ENRICO RAFFAELE

  • Nome: Enrico Raffaele Brognoli
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Collebeato (BS)
  • Data di nascita: 12 novembre 1923
  • Luogo di morte: Weimar (Buchenwald)
  • Data di morte: 7 aprile 1945
  • Deceduto nel lager: Sì
  • Causa del decesso: Catarro gastrico e intestinale
  • Tipologia prigioniero: Politisch (Pol-deportato politico)
  • Biografia:

    Enrico Raffaele Brognoli (Collebeato (BS) 12 novembre 1923 – Weimar (Buchenwald) 7 aprile 1945) di Luigi e Angela Marelli.
    Celibe, due fratelli, impiegato, ha frequentato la 2° classe del corso superiore dell’Istituto magistrale. L’8 settembre 1943 non è alle armi. Il 22 dicembre si presenta al Centro addestramento della RSI di Brescia, ma si allontana lo stesso giorno. Catturato dai nazifascisti nel corso di un rastrellamento, l’11 gennaio del 1944, viene acquartierato nella caserma “Sant’Antonio” di Piacenza come recluta. In aprile è a Verona. Presumibilmente dal mese successivo, è a Wildflecken (Baviera), impiegato nella costruzione di infrastrutture in un campo di addestramento militare per unità dell’esercito tedesco e delle SS. E’ occupato anche come boscaiolo nei pressi della stessa località. Il 10 ottobre fa recapitare ai familiari una lettera da un carcere militare, in cui accenna ad una condanna che finirà di scontare entro novembre. E’ nuovamente arrestato l’11 marzo 1945 e inviato dalla Staatspolizei (Stapo-polizia di Stato) di Halle come Politisch (Pol-deportato politico) a Buchenwald (num. 135495), dove giunge lo stesso giorno. Mestiere dichiarato: funzionario. In data non accertata, è trasferito nel sottocampo di Weimar.
    Deceduto per catarro gastrico e intestinale.

  • Note particolari:

    Nelle carte dell’Archivio storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Fondo Morelli, Sez. V, B. 65/b è qualificato come studente.

  • Bibliografia:

    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    R. Anni, Deportati operai in Germania: il caso bresciano, in R. Anni-E. Pala (a cura), 1943-1945: attendere, subire, scegliere. Nuove linee di ricerca sul periodo della Resistenza bresciana, Annali dell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, X, Brescia 2014, p. 51;
    R. Ragnoli, I caduti per la Resistenza nelle valli Trompia e Sabbia, in <<La Resistenza bresciana>>, n. 13, 1982, p. 43;
    V. Morelli, I deportati italiani nei campi di sterminio 1943-1945, Scuole Grafiche Pav. Artigianelli, Milano 1965, p. 143.

  • Altre fonti:

    Archivio ANED Brescia, B. 9, fasc. 121, ad nomen; B. 13, fasc. 161, sf. ad nomen;
    Archivio storico della Resistenza bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen;
    ASRB, Fondo Morelli, B. 65/e, fasc. V II 1, Reg. 4;
    Ufficio Anagrafe di Collebeato (BS);
    Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 22 maggio 1968, Elenco nominativi delle domande accolte per gli indennizzi ai cittadini italiani colpiti da misure di persecuzione nazionalsocialiste di cui alla legge, n. 404.

  • Riferimenti:

    Wildflecken;
    Buchenwald;
    Weimar

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