BARBIERI AGOSTINO

  • Nome: Agostino Barbieri
  • Sesso: M
  • Luogo di nascita: Isola della Scala (VR)
  • Data di nascita: 30 marzo 1915
  • Luogo di morte: Sirmione (BS)
  • Data di morte: 13 agosto 2006
  • Deceduto nel lager: No
  • Trasporto: Conv 111
  • Tipologia prigioniero: Schutzhäftling ((Schutz-deportato per motivi di sicurezza)
  • Biografia:

    Agostino Barbieri di Umberto e Carletti Giuseppina.
    Barbieri AgostinoSi trasferisce a Verona nel settembre del 1937.
    Come ufficiale di cavalleria, partecipa alla campagna di Russia.
    Entra nella Resistenza dopo l’8 settembre del 1943.
    Fa parte di una missione militare che opera nella pianura veronese. E’ a capo di una formazione partigiana non identificata. Catturato il 21 novembre 1944 dai tedeschi a Isola della Scala, il 5 dicembre viene trasferito prima a Verona, presso il Comando generale delle SS, quindi nel campo di Bolzano-Gries, mentre il 14 dicembre è deportato nel lager di Mauthausen (num. 113883) col trasporto n. 111. Vi giunge il 19.
    E’ classificato come Schutzhäftling (Schutz-deportato per motivi di sicurezza).
    Mestiere dichiarato: scultore.
    Il 21 febbraio 1945, è trasferito con altri nel sottocampo di St. Ägyd am Neuwalde, impiegato nella costruzione di baracche.
    Rientrato a Mauthausen il 4 aprile, viene liberato il 5 maggio 1945.

  • Bibliografia:

    B. Mantelli-N. Tranfaglia (a cura), Il libro dei deportati, vol. 1, I deportati politici 1943-1945, Tomo 1, Mursia, Milano 2009, ad nomen;
    I. Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1994;
    D. Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7809 storie individuali, Mimesis, Milano 2004, ad nomen;
    V. Pappalettera, Tu passerai per il camino. Vita e morte a Mauthausen, Mursia, Milano 1986, pp. 46, 50, 164;
    L. Pasquini-B. Pasini (a cura), Un amico non viole ricordare. Testimonianze di prigionieri bresciani nei lager nazisti, Grafo, Brescia 2007, pp. 17-26;
    P. Caleffi, Si fa presto a dire fame, Mursia, Milano 1968;
    A. Barbieri, Un cielo carico di cenere, Vannini, Brescia 1990.

  • Altre fonti:

    Archivio ANED Brescia, B. 10, fasc. 125, sf. ad nomen; B. 13, fasc. 161, sf. ad nomen;
    Ufficio Anagrafe di Desenzano del Garda (BS);
    Archivio Storico della Resistenza Bresciana (ASRB), Carte ITS (International Tracing Service) Bad Arolsen, ad nomen.

  • Riferimenti:

    Bolzano-Gries;
    Mauthausen;
    St. Ägyd am Neuwalde

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