Carcere del Coroneo (Trieste)

La maggior parte dei politici arrestati nel Litorale Adriatico (Operationszone Adriatisches Küstenland) e destinati alla deportazione, vennero detenuti nella Risiera di San Saba (unico lager italiano fornito di forno crematorio), il 20% nelle celle del quartier generale delle SS in piazza Oberdan, e tutti gli altri nelle carceri cittadine, il Coroneo, che sorgeva dietro il palazzo del Tribunale.
Nell’ala destra della costruzione, c’era il “braccio tedesco” in cui sostavano i prigionieri messi a disposizione del Comando di piazza, mentre nei sotterranei esistevano delle “celle della morte” dove vennero stipati i prigionieri politici italiani, sloveni, croati rastrellati quali ostaggi per le rappresaglie. Da qui, negli stessi giorni dell’arrivo di Erminia, il 3 aprile, erano stati prelevati 71 prigionieri per essere fucilati come rappresaglia per un attentato della resistenza in un cinema di Opicina (TS) e che aveva causato la morte di sette militari tedeschi. Il 23 dello stesso mese, a seguito di un nuovo attentato nel cuore di Trieste, nel centralissimo palazzo Rittmeyer, in via Ghega, sempre dal Coroneo vennero prelevati altri 51 detenuti politici successivamente impiccati nell’edificio fatto oggetto dell’attacco partigiano.

Carcere del Coroneo

Bibliografia:
G. Mayda, Storia della deportazione dall’’Italia 1943-1945, Bollati Boringhieri, Milano 2002, p. 282

Sitografia:
http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Via%20Ghega%20Trieste%2023-4-1944.pdf

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